Nel territorio romano, in particolare nel cuore dei Monti Lepini sorge Artena, un borgo medievale immerso nel verde delle colline. Ed è in quel borgo che, grazie all’amore per la propria terra e alla passione per l’agricoltura, Damiano Latini ha dato vita a L’Oro del Brigante con l’obiettivo di coltivare in maniera sostenibile e sinergica i terreni in cui è cresciuto. «Di questi terreni – racconta Damiano - ho i ricordi più belli della mia infanzia. Da sempre la mia famiglia produce olio di oliva, e fu mio nonno a piantare gli ulivi; ci teneva così tanto a quegli alberi che trovava sempre qualcosa da fare per andare al “avito”, come diceva lui. Quando non andavo a scuola dovevo sempre aiutare nonno; una volta si educavano anche così i bambini. Non ho mai capito come quegli alberi potessero meritare tutto quell’amore e quella fatica e ripetevo a me stesso che da grande non avrei mai fatto il contadino. Poi un giorno accadde qualcosa dentro di me - è difficile spiegarlo con le parole - sentii semplicemente quel desiderio di seguire le orme di mio nonno, quella persona speciale che mi ha insegnato molte cose, non solo in ambito agricolo, ma con una consapevolezza in più, che l’agricoltura oggi non è sostenibile a livello ambientale. Siamo abituati a vedere campi ormai quasi deserti, solo terra e piante così modificate nel gene, che non sono in grado di riprodursi, e che senza concimi e pesticidi non riescono a crescere in quei terreni quasi sterili». Il loro obiettivo è di valorizzare le proprietà benefiche della spezia per soddisfare i bisogni dei clienti nel rispetto dell’ambiente attraverso tecniche innovative. Ciò è reso possibile grazie al rispetto per l’intero ecosistema, per la sostenibilità ambientale, aziendale e umana. È grazie al miglioramento dei terreni, ristabilendo il loro equilibrio naturale, che possiamo ottenere un prodotto eccellente. Tale equilibrio si raggiunge lasciando i campi con le proprie erbe spontanee che creano un sistema perfetto di organismi viventi, e non, che interagiscono tra loro; in questo modo la terra non ha bisogno di concimi chimici poiché è già ricca di tutte le sostanze di cui ha bisogno. L’Oro del Brigante dedica la massima attenzione a ogni fiore che la terra dona, raccogliendolo alle prime luci dell’alba prima, quindi, che la luce del sole faccia aprire i fiori. Nelle ore successive alla raccolta si procede alla mondatura dei pistilli e alla loro essicazione a basse temperature e con essiccatori professionali. Questo procedimento interamente svolto a mano è fondamentale per preservare tutte le proprietà della spezia e far sì che esprima tutto il suo aroma. L’insieme di questi procedimenti ci consente di raggiungere gli obiettivi, di coltivare un prodotto di eccellenza volto a migliorare il benessere psicofisico delle persone.